Prof. Vito Antonio Laurino
Sandra Capomagi
Nell’osservare le opere di Sandra Capomagi si resta subito colpiti dalla varietà dei soggetti rappresentati, a volte con realismo, più spesso sublimati, quasi trasfigurati oniricamente.
Subentra poi, nel nostro animo di spettatori, il momento del personale coinvolgimento emotivo, della tenue, dolce e melanconica suggestione che ci deriva dai paesaggi naturali marchigiani, dalle severe architetture religiose o militari, dai borghi collinari, dalle viuzze di paese, dalle figure femminili (a volte misteriosamente assorte in sogni e contemplazioni, a volte radiose nella pienezza degli affetti), dalle sfumate visioni marine, dalla policromia dei fiori (a volte sommessa, a volte accesa).
Con tale varietà di soggetti Sandra riesce ad esprimere pienamente i suoi più profondi sentimenti manifestando una genuina, spontanea sensibilità nei confronti della realtà che la circonda, che ha visto o che ha sublimato nel proprio animo.
Nell’osservare le opere di Sandra Capomagi si resta subito colpiti dalla varietà dei soggetti rappresentati, a volte con realismo, più spesso sublimati, quasi trasfigurati oniricamente.
Subentra poi, nel nostro animo di spettatori, il momento del personale coinvolgimento emotivo, della tenue, dolce e melanconica suggestione che ci deriva dai paesaggi naturali marchigiani, dalle severe architetture religiose o militari, dai borghi collinari, dalle viuzze di paese, dalle figure femminili (a volte misteriosamente assorte in sogni e contemplazioni, a volte radiose nella pienezza degli affetti), dalle sfumate visioni marine, dalla policromia dei fiori (a volte sommessa, a volte accesa).
Con tale varietà di soggetti Sandra riesce ad esprimere pienamente i suoi più profondi sentimenti manifestando una genuina, spontanea sensibilità nei confronti della realtà che la circonda, che ha visto o che ha sublimato nel proprio animo.
Tecniche e materiali
Possiamo, inoltre, notare una continua ricerca di soluzioni espressive molteplici anche per le tecniche di cui si avvale. Tecniche che includono l’utilizzo del carboncino, dei pastelli, dell’olio, dell’acquerello e di vari materiali su cui Sandra esprime la sua visione della natura, delle persone, dei paesaggi. Troviamo perciò, oltre alla tela, anche materiale fittile, carta, ceramica.
Tali materiali appaiono impiegati dalla creatività dell’artista non come pura sperimentazione tecnica ma intonati ad esprimere forti sentimenti personali ed universali: contemplazioni del bello di natura, amore per persone reali, vagheggiamento nostalgico di luoghi conosciuti (e sussurrati agli occhi e all’animo di chi osserva l’opera) ansia d’infinito e di libertà (cielo e mare, il loro fascino, il loro perenne trascolorare, il loro mistero).
È suggestivo notare in alcune opere l’utilizzo, sapiente, delle sfumature cromatiche che ci consente di percepire il senso di indeterminatezza, di vago, di realtà sublimata, nel sogno o nel ricordo, che ci trasmette, intensamente, un senso di serenità e di confortevole sospensione di ogni percezione della realtà concreta.
La natura
Notevole appaiono in alcune rappresentazioni dei fiori un trionfo di forme e un’esplosione di colori.
Il dato naturalistico, infatti, è puro punto di partenza per una fantasmagoria di forme, sapientemente tratteggiate, animate dalla vividezza cromatica e dal riflesso di iridescenze di luce che le sfumano o le esaltano proponendole vividamente all’attenzione di chi contempla.

Tecniche e materiali
Possiamo, inoltre, notare una continua ricerca di soluzioni espressive molteplici anche per le tecniche di cui si avvale. Tecniche che includono l’utilizzo del carboncino, dei pastelli, dell’olio, dell’acquerello e di vari materiali su cui Sandra esprime la sua visione della natura, delle persone, dei paesaggi. Troviamo perciò, oltre alla tela, anche materiale fittile, carta, ceramica.
Tali materiali appaiono impiegati dalla creatività dell’artista non come pura sperimentazione tecnica ma intonati ad esprimere forti sentimenti personali ed universali: contemplazioni del bello di natura, amore per persone reali, vagheggiamento nostalgico di luoghi conosciuti (e sussurrati agli occhi e all’animo di chi osserva l’opera) ansia d’infinito e di libertà (cielo e mare, il loro fascino, il loro perenne trascolorare, il loro mistero).
È suggestivo notare in alcune opere l’utilizzo, sapiente, delle sfumature cromatiche che ci consente di percepire il senso di indeterminatezza, di vago, di realtà sublimata, nel sogno o nel ricordo, che ci trasmette, intensamente, un senso di serenità e di confortevole sospensione di ogni percezione della realtà concreta.
La natura
Notevole appaiono in alcune rappresentazioni dei fiori un trionfo di forme e un’esplosione di colori.
Il dato naturalistico, infatti, è puro punto di partenza per una fantasmagoria di forme, sapientemente tratteggiate, animate dalla vividezza cromatica e dal riflesso di iridescenze di luce che le sfumano o le esaltano proponendole vividamente all’attenzione di chi contempla.
